Ragazze e corpo: una nuova moda pericolosa

Che gli adolescenti abbiano un problema con il proprio corpo è cosa risaputa e normale.

Se l'adolescente è accompagnato e aiutato ad affrontare questo periodo, il disagio, comunque reale, può essere vissuto anche come un momento di crescita senza grossi traumi.

Purtroppo le cose no vanno sempre così, come testimonia anche il libro "Appena ho 18 anni mi rifaccio" di cui abbiamo già parlato.

Ora è in arrivo, da Francia e Inghilterra, una nuova moda che può essere la porta per l'anoressia.
Come indica chiaramente il disegno qui a lato, lo scopo è fare in modo che ci sia uno spazio ben visibile tra le coscie che, in teoria, dovrebbe denotare la mancanza di grasso.

Tempo fa tale spazio era visto come un inestetismo!

Oltre a vegliare sulla salute delle nostre ragazze (almeno in questo caso i ragazzi sembrano esserne meno colpiti), controllando quanto mangiano e se perdono peso, che si può fare?

Il problema, come già detto, non è tanto nel fatto che il ragazzo o la ragazza non si trovi bene con il proprio corpo in mutazione, ma il fatto che siano lasciati soli a gestire questa mutazione e a confrontarsi con i modelli di "bellezza" che proprinano loro i media e photoshop!

Sentirsi dire "è normale che ti senti brutto/a, anche se non lo sei", oppure "capisco, è un brutto periodo, l'ho vissuto anch'io, passerà" può aitare l'adolescente a non sentirsi diverso dagli altri e può essere di incoraggiamento.
Essere cresciuti con l'accetazione, anche fisica, da parte dei genitori è certamente un altro aspetto importante.

Come sempre, anche in questa situazione, la chiave è il dialogo, tentare di aiutare i ragazzi a capirsi e, soprattutto, a pensare che la vita non finisce oggi, c'è un futuro ed è a quello che devono guardare, anche per quanto riguarda il loro corpo.

Per maggiori approfondimenti ecco un interessante articolo da Il corriere.it 

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Lettera ad un adolescente: un libro utile!

Lettera ad un adolescente è un libro di Vittorino Andreoli, pubblicato nel 2006.

L'autore definisce questa lettera un "appassionato invito al dialogo dei sentimenti". Dialogo tra chi? Tra generazioni. Si tratta si una lettera scritta ad un adolescente, ma è certamente utile per tutti: genitori, educatori, insegnanti. Per tutti coloro che hanno a che fare con gli adolescenti. 
Con umilità l'autore, che non si definisce un "esperto di adolescenza" (afferma che gli esperti sono gli adolescenti stessi) tratta argomenti utili proprio al dialogo tra generazioni: il senso del pericolo (che spiega molti ligiti tra genitori e figli), il rapporto con la morte, la droga, il sacro, gli amici (paragrafo molto utile per i genitori), l'amore, il sesso e il proprio corpo.
Pur essendoci parti non condivisili (come è normale che sia), è certamente un libro da consigliare per mettere una base comune per un dialogo tra generazioni. Si tratta anche di un utile strumento per aiutare gli adolescenti a capirsi un po' di più e gli adulti a sapersi meglio rapportare con loro.

Molto bello il paragrafo relativo al corpo: l'adolescente vive una profonda trasformazione fisica, perdendo il "corpo da bambino" in attesa poi del corpo definitivo. Questa trasformazione è un'incognita, lascia perplessi, a volte spaventa ma spiega molte cose sul rapporto dei ragazzi con il proprio corpo, la moda ecc.

Consigliato.

Può essere acquistato qui La nuova edizione (disponibile anche in ebook) la si può trovare qui

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Per riflettere sul mondo in cui crescono i nostri ragazzi (e noi viviamo)

 

Appena ho 18 anni mi rifaccio. Storie di figli, genitori e plastiche

In adolescenza uno dei passi di crescita da affrontare è il rapporto con il proprio corpo. Rapporto non facile, visti i modelli che i media propongono (spesso con l’aiuto del bisturi e photoshop)

A questo proposito segnaliamo un interessante libro che racconto le storie di ragazzi e ragazze che hanno scelto, prestissimo, la via del bisturi.

Un modo per riflettere anche sul ruolo, fondamentale, dei genitori

Patty 15 anni, ragioniera di Viterbo: ricostruzione dei piedi, 25.000 mila euro. Paola Barale ha i piedi perfetti, li ha così perché se li è fatti operare – come lei stessa ha più volte dichiarato – sette dita su dieci. Il padre di Patty adora i piedi e le scarpe nere a punta e la mamma di Patty si compra sempre un sacco di scarpe Sergio Rossi; il chirurgo le ha detto che come ha fatto con i piedi della Barale bisogna rompere le dita e ingessarle per riuscire a riaddrizzarle. Poi una vena varicosa da sistemare, un po’di liposuzione alla caviglia e anche – indispensabile per avere il piede perfetto – iniettare del collagene tra le dita. Patty è felice perché andranno insieme lei e sua mamma a farsi rifare i piedi. La madre ha fatto due conti con il padre e dice: ”Se la Patty studia e va bene a scuola perché non farle questo regalo?”. Ed eccole in viaggio per la clinica… Andrew 17 anni e mezzo, provincia di Pavia: mentoplastica, 47.000 euro. Il dolore è fortissimo e non lo immaginava così, dice che nessuno glielo ha mai detto; un mese a bocca chiusa e una serie di beveroni, antidolorifici e antibiotici ”frullati”, il cibo solido è vietato ma il risultato finale lo soddisfa… Domitilla 19 anni, liceo linguistico a Roma: protesi ai glutei e lipolifting, 7000 euro. Il sedere à la Jennifer Lopez è un’ossessione e con una foto per far capire bene al chirurgo come dovrà diventare il suo, di sedere, va incontro all’intervento. Continue reading


Pillola del giorno dopo, boom nei weekend:ragazzine in ospedale – Milano

Pillola del giorno dopo, boom nei weekend:ragazzine in ospedale – Milano.

Un interessante, anche se sconcertante, articolo dal sito del corriere della sera.

Quasi certamente la cosa non riguarda personalmente le ragazze (e i ragazzi) delle nostre chiese, ma sicuramente qualche loro amica.

Conosciamo il loro mondo? Sappiamo con quale realtà sono a contatto? E, soprattutto, come li prepariamo? Non basta dire "queste cose non si fanno".

I nostri adolescenti passano la maggior parte del loro tempo a scuola, con i coetanei (come è giusto che sia) in un mondo dove è estramente difficile non solo vivere la propria fede, ma rimanere fuori da questo vita di eccessi.

Aiutiamoli ad elaborare queste situazioni, senza luoghi comuni, risposte facili, divieti e facili moralismi.

Le risposte spesso già le sanno, aiutiamoli ad applicarle alle loro vite.


Il regalo di Natale? Un ritocco al seno!

Da Il corriere della sera del 17/12/2009

Tra i desideri più richiesti a Natale c’è il «ritocchino»

Regali sotto l’albero: il seno di Cristina
Del Basso o il «lato B» di Belen

Meglio se è «ispirato» alle star della tv. Ma i chirughi mettono in guardia: «Non può essere uno sfizio»

A Babbo Natale chiedo il seno di Cristina o il lato B di Belen. C’è il «ritocchino» tra i regali più richiesti sotto l’albero quest’anno. Meglio: un ritocchino «ispirato» alle star del piccolo schermo: seno e fondo schiena vengono proposti al chirurgo plastico come un taglio di capelli al parrucchiere da clienti che brandendo una foto chiedono: «Voglio diventare come lei».
Cristina Del Basso, prosperosa protagonista del Grande Fratello 9, con la sua sesta di reggiseno è uno dei modelli più ambiti. Lei davanti alla telecamera sorride ma assicura: «La mia è stata una scelta estrema: ragazze, io non sono assolutamente un esempio». E anche i medici mettono in guardia: «Il bisturi non è una bacchetta magica e un intervento può essere regalato ma solo al termine di un percorso ragionato. Non può essere uno sfizio». Ma stavolta Cristina non è d’accordo: «Il mio intervento? È stato uno sfizio. C’è chi spende i suoi risparmi comprandosi tante scarpe, io ho investito su me stessa».
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